Disturbi alimentari
Che cosa sono?
I disturbi del comportamento alimentare sono patologie caratterizzate da un’ alterazione del rapporto che una persona ha con il cibo e il proprio corpo.
Sono caratterizzati dalla presenza di comportamenti patologici che possono manifestarsi o per le restrizioni eccessive della quantità di cibo ingerito o per l’assunzione di grandi quantità di alimenti, dette “abbuffate”.
Vengono distinti due principali disturbi dell’alimentazione: l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa.
Sono stati riscontrati, inoltre, un’ampia categoria di “disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati” che si riferiscono a disturbi alimentari clinicamente significativi ma che non corrispondono a tutti i criteri diagnostici dell’anoressia nervosa o della bulimia nervosa, come per esempio il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder).
Il disturbo del comportamento alimentare colpisce prevalentemente adolescenti o giovani adulti di sesso femminile (rapporto 9:1).
Nei paesi occidentali questa tipologia di disturbi è in aumento.
In Italia la prevalenza della Bulimia nervosa nelle giovani adulte è compresa tra l’1% e il 3%, quella dell’Anoressia Nervosa oscilla intorno allo 0.5%, i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati sono compresi tra il 3% e il 5%. [1]
Nelle adolescenti la prevalenza della Bulimia Nervosa si attesta intorno al 5.8%, quella dell’Anoressia Nervosa è stimata intorno al 5%, i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati colpiscono circa l’ 8% della popolazione delle scuole medie superiori 1.
Anoressia Nervosa
L’ Anoressia Nervosa è una condizione caratterizzata dai seguenti aspetti:
§ il timore di acquistare peso corporeo, che viene di solito mantenuto al di sotto dei livelli minimi normali.[2]
§ la paura di diventare grassi, la persona si sente grassa anche se è sottopeso, oppure percepisce come “troppo grasse” alcune parti del proprio corpo (in genere l’addome, le cosce, i glutei). Per dimagrire, si effettuano digiuni prolungati, cercando di eliminare il cibo ingerito attraverso il vomito e/o l’uso improprio di lassativi, enteroclismi, diuretici o intraprendendo un’attività fisica eccessiva.
§ un alterazione nella percezione e nella valutazione della propria immagine corporea, il soggetto percepisce in maniera distorta il proprio corpo o parti di esso, può avere comportamenti ossessivi, come pesarsi di continuo, controllarsi allo specchio e misurare parti del corpo quali cosce, addome e glutei (body check).
§ alterazioni organiche secondarie alla denutrizione, la perdita di peso è spesso accompagnata da problemi fisici, derivanti dall’inadeguata nutrizione. Un segno caratteristico è la scomparsa delle mestruazioni (o il ritardo nella loro comparsa, nel caso di ragazze in età prepubere). Possono essere presenti, inoltre, demineralizzazione ossea, alterazioni cutanee, disturbi gastrointestinali, danni muscolari. Nei casi molto gravi, può subentrare la morte per turbe della funzionalità cardiaca.
Bulimia Nervosa
La bulimia è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi di abbuffate seguiti di solito da comportamenti compensatori. Le abbuffate consistono tipicamente nel mangiare grandi quantità di cibo, spesso ad alto contenuto calorico, in un ristretto periodo di tempo.
La Bulimia Nervosa è una condizione caratterizzata dai seguenti aspetti:
§ abbuffate ricorrenti caratterizzate dal consumo di grandi quantità di cibo e dalla sensazione di perdere il controllo sull’atto di mangiare. Le abbuffate e le condotte compensatorie devono verificarsi almeno 2 volte a settimana per tre mesi
§ comportamenti di compenso. Le abbuffate nelle persone affette da bulimia nervosa sono seguite da condotte compensatorie finalizzate a prevenire l’aumento di peso:
– il vomito autoindotto
– l’uso improprio di lassativi e diuretici
– eccessivo esercizio fisico
– uso di farmaci anoressizzanti
§ persistenti preoccupazioni riguardanti l’alimentazione e un forte desiderio o un senso di compulsione a mangiare
§ preoccupazione estrema per il peso e le forme corporee
Come le persone affette da anoressia nervosa, quelle affette da bulimia nervosa si preoccupano molto del peso e dell’aspetto fisico e la loro autostima varia in base a questi due fattori.
Questo disturbo di solito compare nella tarda adolescenza o all’inizio della prima età adulta.
E’ possibile distinguere due forme di bulimia nervosa:
§ con condotte di eliminazione: i soggetti appartenenti a questo sottotipo presentano regolarmente dopo l’abbuffata l’uso di vomito autoindotto, o uso inappropriato di lassativi, diuretici od enteroclismi
§ senza condotte di eliminazione, sono assenti condotte tipo: vomito autoindotto o uso inappropriato lassativi,diuretici o enteroclismi
I disturbi Alimentari non altrimenti specificati
Oltre all’anoressia e alla bulimia, esiste anche un genere di disordini alimentari non definiti.
Non tutti i casi sono infatti esattamente descrivibili nell’arco dei sintomi tipici di anoressia e bulimia. Alcuni soggetti, ad esempio, iniziano con una forma di anoressia ma poi, incapaci di mantenere il basso peso, scivolano verso comportamenti bulimici. Secondo l’American Psychiatric Association, la metà dei pazienti anoressici finiscono con l’avere anche sintomi di bulimia, e in qualche caso i pazienti bulimici sviluppano comportamenti anoressici.
Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata, generalmente noto come Binge Eating Disorder (BED), è la più importante sindrome inclusa nella categoria dei Disturbi dell’Alimentazione Non Altrimenti Specificati, ovvero una serie di condizioni che, attualmente, non rientrano nelle categorie di Anoressia o Bulimia secondo il DSM-IV-TR.
La caratteristica principale della sindrome BED consiste in frequenti episodi di abbuffate ai quali tuttavia non seguono abitualmente dei comportamenti compensatori. La totalità di quanto è stato ingerito viene dunque assimilata per cui questi soggetti, al momento in cui si rivolgono a degli specialisti per essere curati, sono obesi o in sovrappeso.
Una persona affetta da BED presenta le seguenti caratteristiche:
§ Episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata. Un episodio di abbuffata si caratterizza per la senza di entrambi questi elementi:
– Mangiare, in un periodo definito di tempo (per esempio due ore), un quantitativo di cibo chiaramente più abbondante di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe in un periodo simile di tempo e in circostanze simili
– Sensazione di perdita del controllo durante l’episodio (per esempio, sensazione di non riuscire a fermarsi, oppure a controllare che cosa e quanto si sta mangiando).
§ Gli episodi di alimentazione incontrollata sono associati a tre (o più) di questi sintomi:
– Mangiare più velocemente del normale.
– Mangiare fino a quando ci si sente spiacevolmente sazi.
– Mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci si sente fisicamente affamati.
– Mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando.
– Sentirsi disgustato verso se stesso, depresso o molto in colpa dopo le abbuffate.
§ Marcato disagio riguardo al mangiare in modo incontrollato.
§ Le abbuffate devono verificarsi almeno due giorni alla settimana per sei mesi.
§ L’alimentazione incontrollata non risulta associata con l’utilizzo sistematico di comportamenti compensatori inadeguati (vomito, lassativi o emetici, digiuno, eccessivo esercizio fisico) e non si verifica esclusivamente in corso di Anoressia Nervosa e Bulimia Nervosa.
Le caratteristiche cliniche del disturbo da Alimentazione Incontrollata sono molto simili a quelle della bulimia. Non è presente la dieta ferrea ma sono presenti le abbuffate anche se è difficile individuare la conclusione perché non c’è un comportamento, come il vomito autoindotto, che ponga termine all’episodio bulimico. Le persone affette sono molto preoccupate per il loro comportamento, se ne vergognano e lo giudicano un grave problema, sia per la sensazione di perdita di controllo, sia per le conseguenze che le abbuffate hanno sul peso corporeo e sulla salute.Il 20-30% dei soggetti che richiedono un trattamento per l’obesità e il 5-8% degli obesi in genere soffre di un disturbo da alimentazione incontrollata.
[1] “Linee di indirizzo per la prevenzione, la cura e la riabilitazione nel campo dei disturbi del comportamento alimentare” Documento elaborato dalla Commissione Ministeriale costituita con Decreto del Ministro della Sanità del 21 marzo 1997
[2] La riduzione del peso viene valutata attraverso l’ Indice di Massa Corporeo (calcolato come rapporto tra peso in chilogrammi e quadrato dell’altezza espresso in metri) che deve essere al di sotto di 17.5 kg/m2
a cura di STEFANIA D’ANGERIO
Vorrei sapere c’è a Milano o in L ombardia qualche centro o terapeuta che utilizza il protocollo MB EAT (mindfulness per cura disturbi alimentari). Grazie Cristina Silva