MINDFULNESS

Cosa è la Mindfulness?

Il termine «mindfulness» è la versione inglese della parola «sati» dell’antica lingua pali delle scritture buddhiste, che potrebbe essere tradotta con «attenzione consapevole», «meditazione di consapevolezza», o più brevemente nell’uso corrente «consapevolezza». In tempi relativamente recenti, le pratiche contemplative orientali hanno avuto una grande diffusione in Occidente grazie soprattutto all’opera di alcuni monaci buddhisti, maestri zen e di altre tradizioni, costretti all’esilio, e grazie anche ai molti centri aperti da insegnanti occidentali formatisi in Oriente, a cominciare dalla fine degli anni ’60, presso i monaci buddhisti.
La meditazione mindfulness si rifà alla pratica meditativa vipassana, che è la più antica delle pratiche buddhiste, e si colloca nella tradizione buddhista theravada, nata nell’Asia meridionale e sud-orientale, in Thailandia, Birmania, Laos, Cambogia e Sri Lanka, e in uso sia nell’ambiente monastico sia in quello laico da più di 2500 anni.
La meditazione di consapevolezza si riferisce quindi alla possibilità di acquisire una profonda conoscenza attraverso un atto di percezione non mediato dai pensieri della mente, capace di generare nel tempo una comprensione intuitiva, profonda e non concettuale, di quello che sta accadendo nel momento in cui accade.
Secondo la definizione di Kabat-Zinn (1994), «mindfulness significa prestare attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante». La mindfulness è propriamente una modalità di consapevolezza fondata sull’affinamento dell’attenzione sull’esperienza immediata con un atteggiamento di apertura e accettazione e favorisce un maggiore riconoscimento degli eventi mentali nel momento presente.

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